MILANO - Incarcerato due volte. E per due volte assolto con la piu' favorevole delle sentenze: semplicemente, "il fatto non sussiste".
Fra tanti perseguitati presunti, chi puo' davvero proclamarsi vittima di Tangentopoli e' un ex politico che si dice "distrutto da sei anni di indagini, arresti e processi". Serafino Generoso, 50 anni, avvocato, fino al ' 92 potente assessore democristiano della Regione Lombardia, ieri e' stato scagionato con formula piena dall' accusa di "tentata concussione" che, il 23 giugno 1993, aveva provocato il suo secondo arresto in appena sette mesi. Quando la seconda sezione del tribunale (presidente Marco Ghezzi) lo ha assolto con tutti gli altri imputati (sette fra politici e imprenditori lombardi), Generoso, ancora scosso, e' rimasto a lungo in silenzio prima di trovare due parole di commento: "Tanta amarezza, provo solo tanta amarezza".
La sua vicenda e' ai confini della realta' giudiziaria. Lui, Generoso, lariassume cosi' : "Sono stato arrestato per la prima volta, con l' allora assessore Adamoli, il 23 novembre 1992. Ero stato chiamato in causa davanti a Di Pietro per un appalto in Valtellina, si' , proprio i lavori contro le frane sul fiume Torreggio. Sono rimasto in carcere per 10 giorni. Poi mi sono ritrovato anch' io dentro il maxiprocesso per le tangenti sulle discariche. Mi hanno assolto in tribunale, in appello e in Cassazione. Alla fine lo Stato mi ha risarcito con 50 milioni per l' ingiusta detenzione".
Questo, il precedente. Ma non era finita. "Sette mesi dopo mi hanno arrestato di nuovo. Il pm Margherita Taddei mi accusava di aver favorito un gruppo di ditte, costringendone altre a cedere una quota di subappalti della centrale Enel di Turbigo. Ripetevo a tutti che non conoscevo neppure un pezzo della storia per cui ero finito dentro. Per protesta, ho fatto 21 giorni di sciopero della fame. Mi hanno liberato dopo 35 giorni di carcere e 3 di arresti domiciliari". Ieri la sentenza, che ha assolto anche l' ex sindaco di Turbigo, Roberto Lassini, e suo fratello Cesare. Il tribunale ha scagionato altri 5 imputati di un' inchiesta collegata, riabilitando gli ex socialisti Luciano Orlandi e Giuseppe Leoni con gli imprenditori Guerino Delfino, Ermanno e Paolo Salivardi.
Per Generoso, il pm aveva chiesto 2 anni e 8 mesi, dopo aver ammesso un errore di calcolo che rischiava di portare la pena teorica a 4 anni e mezzo. Il suo caso e' anche politico: "Con Adamoli - ricorda l' ex assessore - eravamo in corsa per la presidenza della Regione, quando ci e' arrivato un avviso per i corsi professionali. Poi, la notte del battesimo della giunta della pidiessina Ghilardotti, ci hanno arrestati per corruzione. E la Dc e' rimasta fuori. Conclusione del processo: entrambi innocenti".
Salutando l' assoluzione senza festeggiamenti, l' ex sindaco Lassini ha assolto anche il pm: "Era in buonafede, ma ha creduto fino all' ultimo alle accuse di un personaggio come Alessandro Polita, plurimputato a Varese".
E qui si nasconde una sorpresa: proprio Polita, raccontano gli avvocati degli assolti, fece entrare nei verbali di Mani pulite "la storia dei 50 milioni a suo dire consegnati a Ezio Leonardi, ex senatore dc di Novara e presunto "amico di Scalfaro". Insomma, assicurano i legali, sarebbe questo "il famoso fascicolo virtuale che il Pool, stando all' ex ministro Mancuso, teneva puntato contro il capo dello Stato".
E come fini' il caso di Leonardi? "Anche lui assolto, ma dal gip Italo Ghitti". Dai difensori di Generoso (studio Isolabella), nessuna polemica con la Procura. Agli avvocati preme invece ricordare che l' ex assessore fu arrestato due volte senza aver mai intascato una lira: prima fini' in carcere per "concorso morale in corruzione", cioe' con l' accusa di aver favorito la consegna di 100 milioni all' ex cassiere dc Gianstefano Frigerio (poi condannato per le discariche e quindi passato a Forza Italia); poi torno' in cella per la pretesa interferenza sugli appalti Enel, ossia "per una tentata concussione di lavori e non di soldi". Generoso sorride amaro a chi gli fa notare che ora puo' sperare in un altro risarcimento: "Io faccio l' avvocato, devo dare anche un' immagine di onesta' .
Dal ' 92 ho continuato a proclamarmi innocente, ma la gente pensava: "Dicono tutti cosi' ..." Sei anni di vita valgono 50 milioni?".
(10 dicembre 1998) - Corriere della Sera, articolo di Paolo Biondani
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