Ultimo aggiornamento: Martedì, 26 Luglio, 2005 11:34
CASO PARMALAT
Piero Mistrangelo, Gianni Pecci, Calisto Tanzi

Tanzi: in contanti i 300 milioni a Prodi
Tutto il contenuto dei verbali segretati dell'interrogatorio dell'ex Presidente Parmalat. «Ho pagato anche la Lega di Bossi con finanziamenti a Speroni e Stefani»
di Alessandro Sallusti da «Libero» del 7 marzo 2004

Sesta puntata
Un capitolo dell'interrogatorio segretato di Calisto Tanzi si intitola: «Finanziamenti illeciti a personalità politiche». Dice l'ex presidente di Parmalat ai pm che lo interrogano a San Vittore il 23 gennaio: «Sono partito da un livello locale alla metà degli anni Sessanta per poi passare ad un livello nazionale finalizzato sia alle protezioni e accesso al credito bancario che all'adozione di leggi di settore e questioni concernenti il mondo agro alimentare per poi passare alle nomine bancarie...». E ancora: «Il rapporto con il sistema politico a livello nazionale è durato ininterrottamente sino al 2003 e posso dire che nel tempo ho finanziato le seguenti persone. Prima però devo precisare che l'elenco non è completo per un problema di mera memoria e di stanchezza». E poi via con una raffica di nomi, di cifre,di circostanze. E i primi sedici episodi che Tanzi racconta e che Libero ha svelato i giorni scorsi nelle cinque puntate di questa inchiesta li trovate riassunti qui a fianco. Andiamo avanti. Quattro giorni dopo l'interrogatorio che abbiamo appena citato, il 27 gennaio, Tanzi è di nuovo davanti ai magistrati. E fa mettere a verbale la questione di quelli che lui chiama la «questione Prodi» (vedi la prima puntata di questa inchiesta pubblicata martedì scorso, ndr). E specifica: «Devo precisare che sia in occasione delle elezioni politiche del 1996 sia recentemente, circa un anno fa, ho fatto erogare al presidente Prodi del denaro. Si è trattato di due versamenti di 150 milioni cadauno. Il finanziamento mi venne richiesto da Gianni Pecci, amico personale di Prodi, il quale poi ricevette il denaro da Piergiovanni Tanzi, che è il capo della mia segreteria. Il denaro venne prelevato dalle casse della Parmalat Spa per contanti». Tanzi parla anche degli «ufficiali pagatori». Si legge nel verbale: «Ribadisco che i finanziamenti a uomini politici sono stati erogati prevalentemenete da Piccini, Bernardoni e Mistrangelo, questi solo relativamente alla questione Lega». L'ex presidente Parmalat aggiunge: «Ritengo di poter aggiungere all'elenco da me già fatto (sui finanziamenti a politici, ndr) la Lega». E spiega di aver incontrato il tesoriere del Carroccio Stefani e l'allora senatore e oggi capo della segreteria di Bossi Francesco Speroni in un ristorante di Milano. «Successivamente - dice - ho ricevuto anche Bossi nella sede della Parmalat finanziaria sempre a Milano. Abbiamo parlato del latte padano». Tanzi fa sorridere i pm, raccontando che Bossi voleva a tutti i costi convincerlo a vendere latte agli austriaci, operazione impossibile perché «in Austria producono il latte più buono del mondo». Ma nessuno sorride quando Tanzi aggiunge: «In ordine a eventuali pagamenti alla Lega ho affidato l'incombenza a Mistrangelo che per l'appunto mi aveva presentato Speroni, Stefani e Bossi». Piero Mistrangelo, consigliere di amministrazione di Parmalat, è già stato indagato, interrogato ed è nella lista delle persone per le quali il curatore di Parmalat, Bondi, ha chiesto il sequestro dei beni personali per l'uso improprio dei fondi della società. Che cosa avrà detto ai giudici? (6/ continua)


 

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